Swiss Payment Association (SPA) riconosce la necessità di armonizzare il dispositivo svizzero di lotta contro il riciclaggio di denaro con le norme internazionali e in tal senso è favorevole sia all’introduzione di un registro degli aventi economicamente diritto, sia all’introduzione di obblighi di diligenza per le persone operanti nell’ambito della consulenza legale e aziendale, nella misura in cui esse siano coinvolte in determinate attività ad alto rischio dal punto di vista della criminalità finanziaria. Ciò deve, tuttavia, apportare un chiaro valore aggiunto nell’ottica di una lotta ancora più efficace contro il riciclaggio di denaro. Vi rientra il fatto che l’introduzione di un registro comporti vantaggi non soltanto (come previsto) per le autorità, ma – cosa che manca nel disegno di legge – anche per gli intermediari finanziari e i loro sforzi volti a garantire una lotta di alto livello qualitativo contro il riciclaggio di denaro. SPA propone, pertanto, che il registro sia illimitatamente a disposizione, quale fonte di informazione, di tutti gli intermediari finanziari assoggettati a vigilanza per l’adempimento dei loro obblighi conformemente alla legge sul riciclaggio di denaro e che gli intermediari finanziari possano fare affidamento sui contenuti del registro. Nello specifico, in alternativa all’attuale raccolta del formulario K, per l’accertamento dell’avente economicamente diritto (AED) presso persone giuridiche assoggettate alla LTPG, gli intermediari finanziari devono potersi definitivamente basare sul registro quale fonte primaria di dati. L’intermediario finanziario dovrebbe essere tenuto a raccogliere i dati di cui al formulario K direttamente dalla sua parte contraente solo nel caso in cui nutra dubbi sulla correttezza dei dati del registro sulla base di informazioni provenienti da altre fonti oppure nel caso in cui, ad esempio, determinati dati del registro siano in corso di accertamento. L’intermediario finanziario dovrebbe essere tenuto ad effettuare una comunicazione al registro relativa alla discrepanza soltanto qualora i dati contenuti nel formulario K dovessero differire in maniera significativa dai dati del registro. In conclusione, l’obbligo di comunicazione deve essere concepito in modo significativamente più restrittivo di quanto previsto nell’avamprogetto.
Gli intermediari finanziari dovrebbero poter far affidamento sul registro come fonte primaria di dati, tanto più che le false comunicazioni al registro e le mancate comunicazioni sono passibili di pena. Lo Stato dispone, dunque, di uno strumento per garantire la correttezza delle informazioni sull’AED, strumento di cui gli intermediari finanziari non dispongono nell’ottemperanza ai loro obblighi di diligenza. In questo modo è possibile migliorare ulteriormente la qualità della lotta contro il riciclaggio di denaro.
Inoltre, nel suo parere in merito all’avamprogetto della LTPG, SPA chiede, tra l’altro, che i concetti di AED siano uniformati tra la LTPG e la legge sul riciclaggio di denaro. Idealmente, il concetto di AED utilizzato dal GAFI dovrebbe essere ripreso nella legislazione svizzera. Occorre inoltre ridurre il numero di autorità che hanno accesso alle informazioni contenute nel registro e limitarlo a quelle che si occupano della lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. Infine, occorre impedire che le informazioni consultate nel registro dalle autorità soggette alla legge sulla trasparenza (LTras) debbano essere pubblicate da tali autorità sulla base della LTras. Ciò vanificherebbe il carattere (giustamente) non pubblico del registro. Tutte le autorità che hanno accesso al registro devono, pertanto, essere escluse dalla LTras per quanto riguarda i dati del registro.
