Glossario

 

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3-D Secure

3D-Secure è uno standard di sicurezza sviluppato dall'industria delle carte di credito per accrescere la sicurezza degli acquisti su Internet. La procedura 3D-Secure è denominata «Verified by Visa» da Visa, «Mastercard Identity Check» da Mastercard e «American Express SafeKey» a American Express. In caso di pagamento con carta di credito su Internet, l’emittente della carta può autenticare direttamente il titolare della carta mediante un’autenticazione a due fattori (ad es. inserimento dei dati della carta nello shop online e conferma della transazione mediante un’app oppure inserimento di una password valida per una sola volta inviata via SMS). L’autenticazione a due fattori del cliente nello shop online consente un livello di sicurezza equivalente a quello del codice PIN al terminale di pagamento.

 

Acquirer

Un acquirer (fornitore di servizi di accettazione di carte di credito/assistenza al commerciante) dispone di una licenza di una rete internazionale di carte di credito (circuito della carta di credito) come American Express, Diners Club, Mastercard o Visa per l'acquisizione di punti di accettazione (commerciante/fornitore di servizi). L'acquirer affilia il commerciante/fornitore di servizi alla relativa rete delle carte di credito e gli permette di accettare le carte della rete come mezzo di pagamento.

 

Assistenza al commerciante

 

Associazione per la gestione di una centrale d’informazione per il credito al consumo (IKO)

La IKO è la centrale d'informazione per il credito al consumo svizzera prescritta dalla legge. Essa registra, conformemente alla Legge sul credito al consumo del 23 marzo 2001 (LCC), i dati relativi a contratti di credito e di leasing di persone fisiche a fini privati (nella misura in cui i relativi contratti di credito sono soggetti alla LCC). Prima dell'emissione di una carta di credito, l'issuer verifica la capacità creditizia del richiedente. Al riguardo compie tra l'altro un'indagine presso la IKO. Con la banca dati della IKO viene fornito un importante contributo per impedire l'indebitamento eccessivo.

 

Autenticazione a due fattori

L’autenticazione a due fattori indica la prova dell’identità di un utente mediante la combinazione di due diversi componenti indipendenti (fattori). Esempi tipici sono l’impiego della carta di credito e del PIN al terminale di pagamento o l’inserimento dei dati della carta nello shop online e la conferma della transazione mediante un’app o l’inserimento di una password valida per una sola volta inviata via SMS.

 

Autorizzazione

Nell'ambito dell'autorizzazione, che avviene di regola interamente per via elettronica, un issuer autorizza formalmente un punto di accettazione ad effettuare una transazione, per un determinato ammontare, con un determinato cliente. L'issuer verifica la carta da lui emessa nel momento in cui il titolare della carta avvia il pagamento con la carta di credito presso il commerciante e successivamente autorizza (o meno) il commerciante a effettuare il pagamento.

 

Carta charge

Una carta charge è una carta di pagamento che non dispone di un'opzione di pagamento rateale. Nonostante la mancanza dell'opzione di pagamento rateale, comunemente si parla comunque di «carta di credito» poiché, contrariamente al pagamento in contanti, viene perlomeno accordato un credito sino all'esigibilità del conteggio mensile. La maggior parte delle carte American Express sono carte charge.

 

Carta di credito

Con la carta di credito è possibile pagare senza contanti e prelevare denaro contante sino al limite di credito stabilito (limite di spesa), in ogni momento e in tutto il mondo.
Contrariamente a una carta di debito con cui la transazione viene addebitata direttamente sul conto bancario collegato alla carta, il pagamento delle spese effettuate con la carta di credito avviene in un secondo momento. La rinuncia a un collegamento diretto con il conto bancario ovvero l’assenza di addebito diretto dell'importo delle transazioni al momento dell'operazione di acquisto costituiscono, in particolar modo in caso di acquisti su Internet, una sicurezza supplementare (ad es. merce acquistata non fornita).
Inoltre, i limiti di spesa sono di regola stabiliti in maniera meno rigida per la carta di credito rispetto a una carta di debito.
I singoli importi delle transazioni effettuate con la carta di credito sono raccolti e fatturati ad intervalli regolari al titolare della carta. A quest’ultimo viene dunque concesso un credito (gratuito).
Nel caso delle carte di credito classiche (ad es. Diners Club, Mastercard e Visa) al titolare della carta viene inoltre accordata un'opzione di pagamento rateale. Egli può in questo modo pagare l'importo della fattura scoperto a rate, motivo per cui gli viene concesso un credito (contro rispettivo pagamento degli interessi). Per contro, una carta charge (ad es. American Express) concede sì un credito sino all'esigibilità della fattura (mensile), ma non dispone di un'opzione di pagamento rateale ossia di credito. Si parla tuttavia comunemente di carte di credito anche nel caso delle carte charge.

 

Carta di debito

Una carta di debito è una carta che permette di pagare senza contanti o prelevare denaro ai bancomat. Con una carta di debito, l'importo della transazione viene addebitato sul conto del titolare della carta immediatamente dopo l'impiego della stessa.

 

Carta prepaid

Una carta prepaid è una carta prepagata. Prima di poter effettuare delle transazioni con la stessa si deve caricare un credito sulla carta. Nel caso delle carte prepaid che si basano sui circuiti delle carte (ad es. Mastercard o Visa), vi sono funzionalità simili alle carte di credito classiche (ad es. per quanto riguarda la sicurezza, ai punti di accettazione, al pagamento su Internet o alle prestazioni supplementari). Con le carte prepaid il titolare della carta non può tuttavia pagare a credito ovvero non ci sono opzioni di pagamento rateale.

 

Carte co-branding

Nel caso delle carte co-branding, l'issuer avvia una partnership speciale con una marca rinomata, ad es. una società aerea, un costruttore automobilistico o un importante dettagliante, offrendo in collaborazione con la stessa esclusivi vantaggi.

 

Carte no frills

Sono denominate carte no frills le carte di credito che non hanno nessuna o quasi prestazione supplementare (ad es. nessuna prestazione assicurativa, nessun programma bonus). Tali carte si possono spesso ricevere senza tassa annuale.

 

Centrale d’informazione di credito (ZEK)

La ZEK è la centrale di riferimento svizzera per le informazioni in merito alla solvibilità relative alle operazioni di credito di persone fisiche e giuridiche. Vengono registrate informazioni positive e negative in merito a persone interessate da crediti, leasing e carte di credito, nonché agli obblighi e alla solvibilità di mutuatari, assuntori di leasing e titolari di carte di credito. Con la banca dati della ZEK viene fornito un importante contributo per impedire l'indebitamento eccessivo.

 

Chargeback

Il titolare della carta ha il diritto di contestare un addebito errato presso il proprio issuer e di richiederne il relativo rimborso nel rispetto delle reciproche disposizioni contenutistiche e formali dei circuiti delle carte. Gli issuer hanno dei moduli a tal fine. I reclami devono di regola essere presentati all'issuer entro 30 giorni dalla data della fattura.

 
 

Circuito della carta

Sono denominati circuiti delle carte le reti/i sistemi internazionali delle carte di credito come American Express, Diners Club, Mastercard o Visa. Tramite numerosi regolamenti, modulistica tecnica e reti, si adoperano affinché i sistemi delle carte di credito funzionino su scala mondiale e l'interazione tra titolari delle carte, issuer, acquirer e commercianti funzioni, in ogni momento, in maniera veloce, sicura e affidabile. I circuiti delle carte si presentano in due forme, ossia come sistema a tre o a quattro parti. I circuiti delle carte non hanno un contratto né con il titolare della carta né con il commerciante. I loro partner contrattuali sono gli issuer e gli acquirer, a cui concedono le licenze per l'acquiring e l'issuing.

 

Codice CVC / CVV

I codici di certificazione delle carte CVC (Card Verification Code) di Mastercard e CVV (Card Verification Value) di Visa sono elementi di sicurezza, che vengono impiegati in caso di pagamento senza contanti con le carte di credito. Per maggiori informazioni si veda Codice di verifica della carta.

 
 

Codice di verifica della carta

Il codice di verifica della carta (CVC = Card Verification Code di Mastercard / CVV = Card Verification Value di Visa) è un codice di sicurezza a tre o quattro cifre che figura sulla carta di credito. Le carte Diners Club, Mastercard e Visa dispongono di un codice a tre cifre, che si trova nel campo riservato alla firma sul retro della carta. Le carte American Express hanno un codice a quattro cifre sul lato anteriore della carta. Il codice di verifica della carta non è impresso sulla carta e non viene ripreso in caso di emissione meccanica della ricevuta. Il codice di verifica della carta è di principio noto solo al titolare della carta e solo quest’ultimo lo può utilizzare. Rende le operazioni di pagamento nel commercio a distanza (commercio online, vendita per corrispondenza) ancora più sicure. Durante il pagamento viene trasmesso all'issuer, che lo usa per autenticare il titolare della carta.

 

Codice PIN

Con il proprio codice PIN (numero d'identificazione personale) il titolare della carta s'identifica al terminale di pagamento e agli sportelli bancomat. Per motivi di sicurezza, il codice PIN non dovrebbe contenere una combinazione di numeri facilmente identificabile come ad es. date di nascita, targhe o numeri di telefono.

 

Commerciante / commercio

Con il termine commerciante/commercio (merchant) s'intendono sul presente sito Internet tutti i fornitori di beni e servizi che hanno stipulato un contratto con un acquirer e che accettano dunque al loro punto di vendita le carte di credito come mezzo di pagamento.

 

Commercio a distanza

Il commercio su Internet (commercio online) e la vendita per corrispondenza sono definite commercio o pagamento a distanza. Il titolare della carta non è fisicamente presente con la propria carta presso il commerciante e non paga di persona in loco. In caso di pagamento via Internet, il titolare della carta deve normalmente indicare nome, cognome, numero di carta, durata di validità e codice di verifica della carta. Di norma, è richiesta anche un'Autenticazione aggiuntiva.

 

Commissione d’interscambio

 

Commissione dei commercianti

La Commissione dei commercianti (Merchant Service Charge, MSC) viene negoziata individualmente tra commerciante e acquirer e corrisposta a quest'ultimo dal commerciante. Il commerciante riceve dunque, in caso di pagamento con la carta di credito, il prezzo di vendita dedotta la commissione dei commercianti. Questa viene prelevata di regola in per mille/percento sull'importo della transazione spettante al commerciante ed è composta dall'interchange fee e da commissioni proprie dell'acquirer. L'interchange fee viene trasferita dall'acquirer all'issuer. Con la commissione dei commercianti, quest’ultimo fornisce il proprio contributo ai costi dell'infrastruttura globale di pagamento del sistema internazionale delle carte di credito, che gli conferisce un vantaggio sotto più aspetti.

 

Contactless Payment

 

Convenzione sulla pubblicità

Le principali emittenti svizzere di carte di credito e di carte cliente con opzione di credito si impegnano tramite la convenzione sulla pubblicità a promuovere responsabilmente l’opzione di credito delle carte di pagamento. Nell’autoregolamentazione, da un lato, è concretizzato il divieto di pubblicità aggressiva stabilito dall’articolo 36a della Legge federale sul credito al consumo (LCC), in quanto vengono definiti, mediante principi ed esempi, i metodi di pubblicità dai quali astenersi. D’altro canto, nella convenzione vengono stabilite misure preventive per la lotta al sovraindebitamento.

 

Costi relativi alla carta

I costi relativi alla carta che il titolare deve corrispondere all'issuer comprendono in particolare la quota annuale, i supplementi per le transazioni in valuta estera e le transazioni effettuate all'estero, i costi per il prelievo di contanti, i costi per le fatture cartacee o gli interessi per gli importi saldati in più rate o per cui il titolare della carta è in mora. Pagando questi costi relativi alla carta, il titolare si assume una parte dei costi a carico dell'issuer. L'issuer copre in tal modo i costi risultanti dall'acquisizione dei clienti, dal servizio clienti, dall'esecuzione delle transazioni, dalla lotta all'abuso, da macchinazioni fraudolente, da mancati pagamenti, dal prefinanziamento dell'importo delle transazioni, dai diritti di licenza, dallo sviluppo e dall'introduzione sul mercato di prodotti innovativi, dalle prestazioni assicurative o dai programmi bonus. 

 
 
 

Domestic Interchange Fee (DIF)

La DIF (commissione d'interscambio nazionale) viene corrisposta quale tasso per mille dell'importo della transazione per ciascuna transazione nazionale con carta di credito (transazione con una carta di credito emessa in Svizzera in un punto di vendita in Svizzera) dall'acquirer (con cui il rispettivo commerciante ha stipulato un contratto) all'issuer (che ha emesso la carta di credito impiegata per il pagamento). Dal 2017/2018, in Svizzera la DIF è stabilita unilateralmente da Mastercard e Visa (in precedenza veniva negoziata in via multilaterale tra issuer e acquirer). Dall'agosto 2017, la DIF media ammonta allo 0,44% o al 4,4‰ (si veda anche interchange fee).

 

Dynamic Currency Conversion

La Dynamic Currency Conversion (DCC) è una procedura con cui, in presenza di una carta di credito gestita in franchi svizzeri, un commerciante può offrire il pagamento diretto in franchi svizzeri di una merce / di un servizio offerti in valuta estera. Con la DCC il commerciante converte sul terminale l'importo dell'acquisto nella valuta della carta di credito del relativo titolare. La DCC è un servizio opzionale del commerciante. Il titolare della carta può perciò decidere se desidera o meno utilizzare questo servizio. Diverse reazioni dei clienti raccolte da issuer svizzeri mostrano che, nel caso di una conversione da parte del commerciante (DCC), vi è il rischio che la transazione sia complessivamente più cara rispetto al pagamento nella valuta del paese e la successiva conversione nella valuta del conto della carta di credito da parte dell'issuer. I commercianti che offrono la DCC sono tenuti a esporre in maniera trasparente al titolare della carta le condizioni di conversione e devono attendere una decisione attiva dello stesso. La scarsa trasparenza del commerciante o un utilizzo automatico della DCC essere contestati dal titolare della carta presso l’emittente della stessa (procedura di chargeback).

 

Emittente della carta

 

Emittente della carta di credito

 

Fornitore di servizi per l’accettazione delle carte di credito

 
 

Inter­change Fee

L'interchange fee (commissione d'interscambio) è una tassa che l'acquirer (che ha un contratto con il commerciante presso cui viene eseguita la transazione) paga all'issuer (che ha emesso la carta impiegata per il pagamento) per ciascuna transazione. Viene prelevata in percentuale risp. in per mille sull'importo della transazione spettante al commerciante. Dal 2017/2018, in Svizzera le interchange fee per le transazioni nazionali (DIF) sono stabilite unilateralmente da Mastercard e Visa stesse (in precedenza veniva negoziata in via multilaterale tra issuer e acquirer). Le interchange fee per le transazioni transnazionali sono anche determinate in entrambe le reti di carte direttamente dai circuiti delle carte (Mastercard o Visa). Le Interchange Fee variano tra l'altro a seconda del settore, del tipo di transazione, dello standard di sicurezza o della regione geografica. Con l'interchange fee l'issuer viene (parzialmente) indennizzato per il fatto che, emettendo le carte di credito, egli mette a disposizione una componente importante del sistema di pagamento delle carte di credito. In particolare, viene in tal modo coperta una parte dei costi a carico dell'issuer per l'acquisizione dei clienti, il servizio clienti, l'esecuzione delle transazioni, la lotta agli abusi, le conseguenze delle frodi, i mancati pagamenti, il prefinanziamento dell'importo della transazione o i diritti di licenza e le commissioni sulle transazioni. Di regola, l'interchange fee è a sua volta addebitata dall'acquirer al commerciante (è parte della commissione dei commercianti). L'ammontare dell'interchange fee nazionale media è negli ultimi anni costantemente diminuito. Se nel 2004 gli issuer svizzeri prelevavano una Domestic Multilateral Interchange Fee dell'1,69%, nel 2009 questa ammontava ancora all'1,29%, nel 2012 allo 0,99% e nell'agosto 2015 allo 0,7%. Dall'agosto 2017 il tasso è stato di nuovo notevolmente ridotto e ammonta ora allo 0,44% o del 4,4%. Il commercio è stato e viene in tal modo costantemente sgravato. Rispetto alla situazione nel 2014 (Domestic Multilateral Interchange Fee dello 0,95%), lo sgravio dei commercianti svizzeri oggi (commissione dello 0,44%) dovrebbe essere tra i 50 e i 60 milioni di franchi all’anno (calcoli della Commissione svizzera della concorrenza del dicembre 2014).

 

Issuer

Un issuer (emittente di carte di credito) dispone di una licenza di una rete internazionale di carte di credito (circuito della carta come American Express, Diners Club, Mastercard o Visa) per l'emissione di carte di credito ai titolari di carte. L'issuer acquisisce e assiste il titolare della carta ed esegue con lui le transazioni effettuate con la carta di credito.

I maggiori issuer svizzeri sono:

 

Legge sul credito al consumo (LCC)

La legge federale sul credito al consumo (Legge sul credito al consumo, LCC) disciplina i contratti di credito al consumo per crediti tra 500 e 80'000 franchi concessi a privati (persone fisiche che stipulano il contratto di credito al consumo per uno scopo che non è attribuibile alla loro attività professionale o aziendale). La LCC si applica in particolare alle carte di credito e alle carte cliente, se prevedono un'opzione di credito. Lo scopo della LCC è di accrescere la protezione del mutuatario dall'indebitamento eccessivo. A tale proposito comprende in particolare disposizioni per la verifica della capacità creditizia del consumatore da parte del creditore. In questo contesto la LCC obbliga inoltre i creditori a gestire un centro d'informazione per il credito al consumo (IKO). Inoltre, la LCC sancisce che per i crediti al consumo non si può fare pubblicità in maniera aggressiva. Nell'ordinanza relativa alla LCC viene infine descritto il meccanismo secondo cui il Consiglio federale determina il tasso d'interesse massimo per i crediti al consumo (attualmente 10% per i crediti bancari e 12% per i crediti nel quadro delle carte di credito e delle carte clienti).

 

Limite della carta

Il limite della carta è l'importo a disposizione del titolare della carta mensilmente per le transazioni con la propria carta di credito (limite di spesa). Dall'importo massimo a disposizione non sono dedotte solo le spese effettivamente effettuate, ma anche le posizioni che non sono (ancora) state effettivamente spese, ma che sono state riservate quale cauzione da un commerciante/fornitore di servizi (ad es. per auto a noleggio, hotel, voli). Dal limite a disposizione sono inoltre dedotte posizioni non ancora saldate dei conteggi mensili precedenti. Fanno eccezione le carte American Express, che non dispongono di principio di un limite della carta definito preliminarmente.

 

Limite di credito

 

Limite di spesa

 
 
 
 

Near Field Communication (NFC)

NFC è uno standard internazionale per lo scambio senza contatto di dati tra due dispositivi tramite tecnica radio, su piccole distanze di pochi centimetri. Questa tecnologia viene per esempio impiegata per gli skipass o per il controllo degli accessi sul posto di lavoro. Anche il pagamento senza contatto con carta di credito, smartphone o wearable si basa su questa tecnologia (si veda anche Pagamento senza contatto).

 
 

Numero d’identificazione personale

 

Operazioni in presenza

In caso di operazioni in presenza, il titolare della carta è si trova fisicamente nel punto vendita al momento del pagamento e conferma la propria identità con l'inserimento del proprio codice PIN nel terminale di pagamento, con la propria firma o tramite un'identificazione biometrica.

 

Opzione di pagamento rateale

Nel caso delle carte di credito classiche (ad es. Diners Club, Mastercard, Visa), ma non delle carte charge (ad es. American Express), l'issuer accorda al titolare della carta un'opzione di pagamento rateale. Il titolare della carta può dunque pagare l'importo della fattura scoperto a rate, motivo per cui gli viene concesso un credito. Qualora il titolare della carta utilizzi l'opzione di pagamento rateale, paga alla data della fattura solo una minima parte del relativo importo della stessa. Per l'importo scoperto l'issuer gli addebita un interesse. La funzione di pagamento rateale costituisce per il consumatore un prodotto di finanziamento semplice e interessante grazie alle modalità di rimborso flessibili.

 

Organizzazione delle carte

 

Pagare senza contatto

In una transazione senza contatto le carte di credito o gli smartphone avvicinati allo schermo del terminale di pagamento. La verifica del pagamento e la sua autorizzazione avvengono in meno di un secondo tramite la tecnologia via radio (vedi anche Near Field Communication, NFC). Le transazioni senza contatto eseguite con le carte di credito non necessitano, per importi fino a CHF 80, né della firma né del codice PIN. Per importi a partire da CHF 80 sono necessari il codice PIN o la firma. Qualora sia effettuata una transazione senza contatto mediante smartphone, smartwatch o simili (ad es. mobile payment via Apple Pay o Samsung Pay), l’autenticazione può avvenire direttamente sul dispositivo del titolare della carta, solitamente utilizzando elementi biometrici, ad es. mediante l’impronta digitale sullo smartphone. Le transazioni senza contatto sono soggette a elevati standard internazionali di sicurezza e non rappresentano un rischio supplementare per il titolare della carta. I dati sono protetti tramite la più moderna tecnologia. Ciascun pagamento è cifrato in maniera dinamica, ossia per ciascun pagamento viene generato un codice utilizzabile un'unica volta. Non sono di fatto possibili pagamenti involontari o addebiti multipli per operazione di pagamento. Condizione per il pagamento senza contatto è che sia la carta di credito risp. lo smartphone, ecc. sia il terminale di pagamento dispongano della relativa funzione (NFC).

 

Phishing

Il termine «phishing» è composto dalle parole inglesi «password», «harvesting» e «phishing». Il phishing comporta tentativi di ottenimento di dati d’accesso segreti e dell’identità del titolare della carta mediante pagine web falsificate, e-mail o SMS o telefonate finte. In questo contesto viene sfruttata la buona fede del titolare della carta. Con i dati ottenuti i truffatori vogliono compiere prelievi di denaro o transazioni fraudolenti a carico del titolare della carta. Attenzione: un issuer serio non richiede mai al titolare della sua carta di fornire dati sensibili relativi alla carta di credito tramite homepage, e-mail, SMS o telefono.

 

Processing

Con processing s'intende l'esecuzione tecnica della transazione della carta. Spesso l'issuer scorpora il processing assegnandolo a ditte terze. Vi sono numerosi processor su scala mondiale, che si occupano tecnicamente di diversi circuiti delle carte allo stesso tempo.

 

Punti di accettazione

Punti di accettazione sono punti di vendita presso cui il titolare della carta può pagare con la carta di credito.

 
 

Rete delle carte di credito

 

Sistema a quattro parti

Il pagamento con carta di credito avviene in un mercato diviso in due parti e si basa su di un rapporto multilaterale complesso. Da una parte vi sono i titolari delle carte, dall'altra i commercianti. Le due parti sono riunite dai fornitori di servizi finanziari (issuer = emittenti delle carte / acquirer = fornitori di servizi per l’accettazione delle carte di credito) in un complesso sistema di regole definite, ovunque nel mondo. I sistemi delle carte di credito di Visa e Mastercard funzionano secondo il sistema a quattro parti (titolare della carta / issuer / acquirer / commerciante). Oltre a questo, esistono anche sistemi a tre parti (ad es. American Express e Diners Club), in cui le funzioni di issuing e acquiring sono assunte dal medesimo ente e in cui non vi è alcuna interchange fee.

 

Sistema a tre parti

Il pagamento con la carta di credito avviene in un mercato diviso in due parti e si basa su di un rapporto multilaterale complesso. Da una parte vi sono i titolari delle carte, dall'altra i commercianti. Nel mezzo è attivo un intermediario, che assume le funzioni di issuing (emissione delle carte) e acquiring (affiliazione del commerciante al circuito della carta) e che unisce in tal modo, nel contesto di regole definite, titolari delle carte e commercianti. In Svizzera funzionano secondo il sistema a tre parti i circuiti delle carte American Express e Diners Club; questo sistema non prevede alcuna interchange fee. Esistono inoltre sistemi a quattro parti, in cui le funzioni di issuing e acquiring sono assunte ognuna da enti diversi.

 

Skimming

Il termine «skimming» deriva dalla parola inglese «to skim», che si traduce con «prelevare» o «ridurre». Nel caso di skimming gli autori manipolano i dispositivi di lettura delle carte (ad es. sportelli bancomat, distributori di biglietti o terminali di pagamento nei negozi al dettaglio, nelle stazioni di servizio o nel settore della ristorazione). Vi appongono apparecchi che non si notano, i quali copiano i dati della banda magnetica relativi alla carta del conto, di debito e di credito e spiano il codice PIN. Con i dati rubati vengono emessi duplicati della carta che, congiuntamente al codice PIN spiato, permettono di effettuare transazioni all'estero in quanto in alcuni paesi sono sufficienti i dati della banda magnetica e il codice PIN per effettuare transazioni. In Svizzera ciò non è invece possibile poiché tutte le carte e tutti i lettori di carte dispongono della tecnologia chip non falsificabile. Per impedire lo skimming si raccomanda di inserire sempre il codice PIN nascondendolo.

 

Sovrattassa (surcharge) / surcharging

La sovrattassa (tassa per i pagamenti con la carta) indica un supplemento prelevato dal commerciante sul prezzo d'acquisto in caso di pagamento con una carta di credito. I commercianti svizzeri, che prelevano un supplemento di prezzo specifico per i pagamenti con la carta di credito, violano le regole delle organizzazioni internazionali delle carte (circuiti delle carte come Mastercard o Visa). Il titolare della carta può chiedere il rimborso di tali supplementi tramite il suo emittente della carta.

 

Tassa dei commercianti

 

Terminale di pagamento

I terminali di pagamento sono dispositivi online, ai quali il titolare della carta paga senza contanti con la propria carta, presso un commerciante/fornitore di servizi, presso il punto vendita fisico.

 

Titolare della carta

Il titolare della carta è la persona che possiede una carta di credito e che la impiega per il pagamento senza contanti di merce o servizi. Il titolare della carta ha un rapporto contrattuale con l'issuer.

 

Verifica della capacità creditizia

Lo scopo della verifica della capacità creditizia (secondo la Legge sul credito al consumo) consiste nel prevenire l’indebitamento eccessivo di un consumatore a causa di un contratto di credito al consumo, e ciò in egual misura nell’interesse del consumatore e del creditore. Al momento della richiesta di una carta di credito con opzione di credito (=opzione di pagamento rateale = possibilità di pagamento a rate del saldo della fattura), questa verifica viene effettuata sulla base delle informazioni in merito alla situazione patrimoniale e reddituale che il richiedente deve fornire sulla richiesta della carta. Inoltre, l’emittente della carta (issuer) esegue ulteriori accertamenti, che il richiedente lo autorizza a compiere sul formulario della richiesta. Tra questi rientrano le richieste alla Centrale d’informazione per il credito al consumo (IKO) o alla Centrale d’informazioni di credito (ZEK).

Il limite di credito assegnato alla fine dall’issuer deve tenere in considerazione la situazione reddituale e patrimoniale del richiedente.

 

Verifica della solvibilità

La verifica della solvibilità comprende in genere la verifica della capacità creditizia del richiedente e della sua affidabilità creditizia.

Lo scopo della verifica della capacità creditizia (secondo la Legge sul credito al consumo) consiste nel prevenire l’indebitamento eccessivo di un consumatore a causa di un contratto di credito al consumo, e ciò in egual misura nell’interesse del consumatore e del creditore. Al momento della richiesta di una carta di credito con opzione di credito (=opzione di pagamento rateale = possibilità di pagamento a rate del saldo della fattura), questa verifica viene effettuata sulla base delle informazioni in merito alla situazione patrimoniale e reddituale che il richiedente deve fornire sulla richiesta della carta. Inoltre, l’emittente della carta (issuer) esegue ulteriori accertamenti, che il richiedente lo autorizza a compiere sul formulario della richiesta. Tra questi rientrano le richieste alla Centrale d’informazione per il credito al consumo (IKO) o alla Centrale d’informazioni di credito (ZEK).

Nel quadro della verifica dell’affidabilità creditizia viene stimato il rischio di perdita.

Il limite di credito assegnato alla fine dall’issuer deve tenere in considerazione la situazione reddituale e patrimoniale del richiedente.

 

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Direttore
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